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Voci nell'Enciclopedia Cattolica

Opere Complete, vol. 39

Avvertenze riguardanti il volume

Il presente volume raccoglie le centotredici voci scritte da Cornelio Fabro per l’Enciclopedia Cattolica, proprietà artistica e letteraria dell’Ente per l’Enciclopedia Cattolica e per il Libro Cattolico della Città del Vaticano, la cui parte editoriale è stata curata dalla Casa Editrice Sansoni (Firenze), e la cui pubblicazione, in 12 volumi, avvenne tra il 1948 e il 1954.

La realizzazione dell’Enciclopedia Cattolica, elaborata e pubblicata durante il pontificato del Papa Pio XII – a cui fu dedicata per il 50° anniversario del suo Sacerdozio e 10° del suo pontificato – è stata a carico di un Comitato Direttivo presieduto dal Card. Giuseppe Pizzardo, allora Vescovo Suburbicario di Albano e Prefetto della Sacra Congregazione dei Seminari e delle Università degli Studi.

Nel primo volume dell’Enciclopedia Cattolica è possibile incontrare una Presentazione del Card. Pizzardo, che porta la data del 2 marzo 1949, della quale riportiamo alcuni scorci che crediamo possano essere utili a capire la genesi, la portata ed il fine, prettamente apostolico, di questa magna opera, nonché l’accortezza del Comitato Direttivo per la scelta dei redattori delle voci dell’Enciclopedia.

«La cultura cattolica ha accentuato il suo progredire, negli ultimi decenni, come è dato vedere dalla molteplice attività di enti e di persone nelle più svariate discipline. Tali progressi sono tanto più significativi in tempi, come i nostri, nei quali indirizzi vari e contrastanti d’idee han prodotto un diffuso scetticismo che colpisce profondamente la vita contemporanea, esponendola, più che mai, a paurosi sbandamenti.

In una simile atmosfera, piena di dubbi senza risposta e di stati d’animo eretti a sistema, compito evidente, imperioso e nobile degli studiosi cattolici è chiarire e vagliare le impostazioni e le soluzioni dei problemi, che riguardano i più alti valori dello spirito, alla luce di quella perenne verità rivelata, che forma il deposito sacro e fecondo della Chiesa Cattolica. Tale compito possiede tutti i contrassegni di quell’apostolato, che, se fu sempre proprio della vita cattolica, oggi appare assolutamente indispensabile.

La presente Enciclopedia Cattolica intende essere espressione consapevole ed eloquente di quest’apostolato, al termine di un tragico conflitto di armi e di sangue, che ha tanto angosciato i popoli, e che non è altro se non il frutto naturale e sinistramente dimostrativo di un più tremendo conflitto, originato da ideologie in contrasto con l’Idea cristiana.

Nel campo cattolico non sono mancate enciclopedie che presentassero un’esposizione panoramica delle posizioni cattoliche, e nella cultura e nella prassi. […]. Era, però, sentito il bisogno non soltanto tra i cattolici, specialmente italiani, ma generalmente in tutto il mondo intellettuale, di uno strumento di cultura e d’informazione, aggiornato agli ultimi progressi delle varie discipline.

Sorse così l’idea di pubblicare una nuova Enciclopedia Cattolica, alla cui primitiva attuazione si dedicarono valenti studiosi, ai quali poi altri si aggiunsero per formare un comitato di autorevoli rappresentanti del pensiero e della dottrina cattolica, riunito presso la Sede di Pietro.

Ben comprendendone tutta l’importanza, incoraggiai la provvida iniziativa degli studiosi, ai quali espressi tutto il mio plauso, confortato dalla benedizione del Sommo Pontefice gloriosamente regnante, strenuo difensore della civiltà e della cultura cristiana.

Il plauso ai coraggiosi organizzatori e valenti collaboratori diventa oggi ringraziamento per quanto hanno fatto e continueranno a fare; e a me offre l’intima soddisfazione di presentare al pubblico colto del mondo il frutto delle loro fatiche.

A nessuno sfugge quanto irto di difficoltà sia il condurre a compimento una Enciclopedia come questa. Problemi nuovi e nuove posizioni di antichi problemi, nuove dottrine, nuove discipline originate dalle continue scoperte in ogni campo; nuove esigenze del pubblico in fatto di informazione bibliografica e di espressione letteraria; nuovi approfondimenti delle stesse posizioni cattoliche; inesattezze e confusioni pericolose nella dottrina in persone e circoli, che si è soliti qualificare come profani: tutto ciò rendeva arduo il compito e richiedeva una preparazione e un lavoro non comune.

Grazie a Dio, le difficoltà sono state affrontate con fermezza di animo e austera disciplina di pensiero; e tutto fa credere che esse siano state felicemente superate, in modo che l’opera raggiunga la compiutezza desiderata.

L’Enciclopedia Cattolica è scritta in italiano e italiana è la maggior parte dei collaboratori; ma tanto il suo significato quanto la sua realtà trascendono i confini d’una nazione. Essa vuol essere ed è cattolica, prima di tutto per la sicura ortodossia; come pure perché pubblicata nella Roma degli Apostoli e dei Martiri e nella luce più immediata della Cattedra di Pietro nella quale risiede il supremo e infallibile magistero.

Illuminati e confortati da questa luce indefettibile, gli Atenei ecclesiastici di Roma, in cui profondono tesori di dottrina degni rappresentanti di ogni nazionalità, hanno costituito il cuore e l’anima dell’opera, impegnandosi ad uno sforzo vigile e continuo affinché l’Enciclopedia Cattolica riesca, con gli eventuali aggiornamenti futuri, un sempre valido strumento della cultura cattolica.

Come si vede, è l’Urbe illuminata e consacrata da Gesù Cristo, che rischiara e conforta l’Orbe nel suo incoercibile bisogno di luce di fronte al sinistro grigiore di un vespro di errori e di mali; è Pietro, che mediante l’opera amorosa di figli ossequenti, conferma i fratelli, porgendo quanto la ragione, irrobustita e fecondata dalla fede, scopre ed illustra per orientare l’umanità, nei diversi campi e per diverse vie, ai suoi veri e supremi destini.

La missione storica del Papato, così provvidenziale per le sorti della civiltà, è stata innanzitutto missione di luce. L’arte e il pensiero non hanno conosciuto nei secoli più luminoso ispiratore e più saggia guida del magistero di Pietro; quella che è oggi la Città del Vaticano, racchiude per l’una e per l’altro tesori immensi, che ricordano e dimostrano quanto il Pontificato ha compiuto dai tempi eroici delle Catacombe all’incivilimento cristiano dei popoli barbarici, dalle Università medievali agli splendori del Rinascimento, fino ai giorni nostri.

Squisitamente soprannaturale, senza dubbio, è la missione come l’opera della Chiesa, per sovrana disposizione del Fondatore, ma proprio per questo essa è inimitabilmente attrezzata per salvare gli stessi valori umani della civiltà. Un vero e concreto umanesimo, che voglia essere e sia comprensione e valorizzazione dell’uomo nella spiritualità della sua struttura e dei suoi aneliti, soltanto nella Chiesa può trovare quella giustificazione e quella solidità che ne assicurino il valore e l’attuazione. L’intellettualità cattolica è il riflesso e la voce di questa insigne maestra anche di umanesimo, tanto più sicuro quanto più investito dal soprannaturale.

Il carattere proprio di un’Enciclopedia Cattolica è tutto qui: essa non intende affatto restringersi a costituire un ampio e sicuro repertorio di notizie, agnosticamente pago della pura esposizione degli ultimi dati delle scienze; al contrario, essa tiene alla sua cattolicità d’ispirazione e di contenuto, né per questo crede di sminuire il proprio valore ideale e scientifico; anzi tale valore essa ritiene confermato e ingrandito dagli ampi e sicuri orizzonti della fede, la quale, fornendo organicità e garanzia di dottrina, trasforma l’erudizione in cultura, e la cultura in fermento di vita.

Nella Enciclopedia Cattolica, condotta con questi criteri, anche il laicato colto, che non mai, come nei tempi nostri, ha sentito e sente la necessità di un fondamento saldo e sicuro, sul quale poggiare gli imprescindibili valori umani e soprannaturali, sarà lieto di avere a sua disposizione un mezzo per sciogliere i più imperiosi problemi – che sono gli spirituali – tanto più assillanti, quanto più la cultura avversaria, pronta nell’abbattere e livellare, si mostra inetta nell’opera costruttiva. E il credente stesso è serenamente guidato a spaziare per tutti i campi del sapere, senza dover nulla rinunciare di ciò che la ragione e la scienza assicurano al patrimonio intellettuale; che anzi nella sua fede egli scorge il principio che dà unità e fine trascendente agli sparsi raggi delle singole discipline.

Di qui l’ampiezza e i limiti nelle proporzioni dell’opera di fronte alle altre enciclopedie oggi esistenti. Nessun limite, però, ha inceppato la ricerca dei collaboratori; donde l’attendibilità scientifica dell’Enciclopedia Cattolica, in cui larghezza d’informazioni, attinte alle fonti, e rigoroso procedimento metodico hanno accompagnato la vigile fatica di tutti.

Sono quindi sicuro che il pubblico colto, sia esso cattolico o no, apprezzerà nella sua giusta misura questo che si può ben dire dono della cultura cattolica.

Città del Vaticano, 2 marzo 1949
G. Card. Pizzardo»

 

Dopo la pubblicazione dei primi sei volumi dell’Enciclopedia Cattolica, nel 1951, illustrando la finalità e il procedere dell’opera, Fabro scriveva:

Lo scopo primario dell’azione della Chiesa è la diffusione della verità divina e il compimento della carità, non la soddisfazione della curiosità erudita; e quando la Chiesa si rivolge alla scienza e alla cultura lo fa in funzione della difesa di tale sua missione essenziale. Fin dalla scuola alessandrina, per indicare il primo esempio di grandi proporzioni, la Chiesa ha accostato la cultura e ha mostrato che le aspirazioni dell’uomo trovano in Cristo l’unico e pieno compimento e che a Cristo portano tutti i movimenti religiosi, sociali, filosofici e perfino artistici della coscienza umana nei secoli. Qui c’è il nucleo di quel che tra la fine del secolo XVIII e gli inizi del secolo XIX verrà detto «Enciclopedia» o educazione completa dello spirito umano. Tale educazione, rivendicata dal laicismo illuminista e rivoluzionario, prometteva all’uomo lo svincolamento totale dalla trascendenza, la pretesa liberazione dalla morale positiva e dalle promesse come dalle sanzioni della vita futura: nella filosofia l’ambizione della «Enciclopedia» spingeva un pensatore della potenza di Hegel a stendere una «Somma delle scienze filosofiche» che alimentasse la vana pretesa di chiudere nell’immanenza il ritmo completo della storia dell’umanità. Ma il pensiero moderno […] non ha mantenuto le sue promesse; […]. È di fronte a questa constatazione e al pericolo che il fumo di una cultura, orientata sulla finitezza e sull’immanenza, presenta per l’uomo, che, anche nel campo cattolico, si è fatta strada l’idea dell’Enciclopedia[1].

Ecco il compito della Enciclopedia Cattolica: essa rappresenta la realizzazione più imponente di altre iniziative particolari che si sono affacciate qua e là nei due ultimi decenni. La protezione diretta accordata dalla Suprema autorità ecclesiastica, la garanzia tecnica assunta da uno dei più solidi consorzi editoriali italiani qual è a Casa Sansoni di Firenze, un complesso corpo di redazione che attende alle branche più importanti dello scibile, sono fattori che tranquillizzano sull’esito definitivo dell’ardua impresa2[2].

Un po’ più avanti, riferendosi all’esigenza di lavoro e alla responsabilità della Chiesa nel portare avanti un’opera di cultura come questa, affermava:

Non è facile al profano rendersi conto dell’immensa mole di lavoro che un’opera di queste proporzioni e di tanta responsabilità comporta, soprattutto per quel che riguarda la coordinazione delle voci, i confronti, le verifiche, l’uniformità di redazione: prima che il volume compaia in pubblico esso deve essere filtrato e quasi macerato da un collegio di uomini di ferrea volontà e di eroica dedizione che meritano l’incondizionata riconoscenza.

Le nuove esigenze della vita della Chiesa, la diffusione dilagante di una cultura laica, quanto vuota altrettanto abile e attrezzata per carpire il tempo e la convinzione dell’uomo moderno e per allontanare masse e borghesia dalla fede, pongono il clero italiano di fronte a responsabilità di cultura che non si possono più ignorare.

La nostra Enciclopedia vi soddisfa quasi sempre con la solidità e chiarezza delle sue risposte nel clima di un senso nuovo dell’apostolato del sapere che non sembrava molto operante fra noi e che qui invece si presenta con la certezza di una rinascita3[3].

Delle centotredici voci per l’Enciclopedia Cattolica, dieci furono scritte dal padre Fabro solo parzialmente; abbiamo inserito nel corpo del volume solamente la parte redatta dal nostro autore e, per offrire al lettore ogni voce completa, abbiamo deciso di riportare nelle note al testo le restanti parti scritte da altri autori. Nell’indice generale del volume è possibile trovare alcuni titoli, tra parentesi quadre, che rimandano alle pagine delle note al testo nelle quali si trovano le sezioni delle voci, redatte da altri autori, non presenti nel corpo del volume.

Il lettore noterà che il testo delle voci varia, a volte, nella misura; si è deciso di seguire in questo lo stesso stile dell’Enciclopedia Cattolica.

P. Gianluca Trombini, IVE
4 maggio 2023

 

[1] C. Fabro, «L’enciclopedia cattolica», in Il Ragguaglio (1950-1951), Istituto di propaganda libraria – Milano, pp. 307-308.
[2] Ibidem, p. 309.
[3] Ibidem, p. 311-312.