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Nuova pubblicazione «Giorgio G. F. Hegel. La dialettica. Antologia sistematica»

Giorgio G. F. Hegel. La dialettica. Antologia sistematica

Opere Complete, vol. 17

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Ciò che Aristotele ha significato nell'antichità e S. Tommaso nel Medio Evo per la risoluzione della problematica del loro tempo, questo Hegel rappresenta nell'età moderna: ognuno di essi ha saputo, nella propria epoca, portare l'occhio più a fondo e più avanti.

La presente Antologia non è propriamente un'esposizione, e neppure un compendio della dialettica di Hegel. I testi qui presentati hanno lo scopo di mettere a fuoco i momenti più decisivi ed i passaggi più ardui di tale dialettica, non per isolarli ma per prospettarli nel plesso teoretico ch'è la loro propria forza speculativa e il nerbo del loro procedere grazie al quale essi si rapportano al pensiero precedente e si continuano in quello nostro contemporaneo.

Cornelio Fabro

Avvertenze riguardanti il volume

Lo studio che è oggetto di questo volume fu chiesto dall’Editrice La Scuola per la Collana «Il Pensiero. Classici della filosofia commentati» per la quale Fabro contribuì ancora nel 1962 con «Feuerbach-Marx-Engels. Materialismo dialettico e materialismo storico» e con «Il problema della fede», antologia delle opere kierkegaardiane nel 1978. L’Autore lo ha intitolato «Giorgio G.F. Hegel. La Dialettica. Antologia sistematica» ed è preceduto da un’articolata Introduzione.

Se lo consideriamo materialmente potrebbe sembrare un lavoro di traduzione di brani scelti di Hegel, osservato invece nella sua forma interna risulta facile vedere che si tratta di un’opera di paternità fabriana sia per l’unità tematica che per la struttura teoretica. Il tema centrale – a cui Fabro dedicò molti anni della sua vita – è «la dialettica». Dopo essersi occupato dello studio dell’Esistenzialismo e del Marxismo Fabro concentrò sempre più l’attenzione su Hegel. A lui dedicò il corso di Filosofia teoretica tenuto a Roma all’università La Sapienza nel 1950 frutto del quale sarà la pubblicazione del testo «Il problema dell’esistenza nella dialettica hegeliana». Prende corpo la preoccupazione per le cosiddette «riforme della dialettica hegeliana» problema affrontato e non risolto dallo stesso Hegel e dai suoi discepoli e sul quale Fabro lasciò un inedito che fu stampato postumo col titolo «La prima riforma della dialettica hegeliana» (Segni 2004). Nel nostro volume, per esporre il tema centrale, Fabro ha scelto i testi che rappresentano i «momenti più decisivi» e i «passaggi più ardui» della dialettica. Tuttavia il pregio più riguardevole del lavoro, dove si percepisce la capacità interpretativa di Fabro, si trova nell’ordine sistematico con cui ha riportato i brani tradotti. La divisione tripartita in Dialettica dell’Essere, Dialettica dell’Essenza e Dialettica del Concetto aiuta a cogliere – all’interno della complessa elaborazione hegeliana così come si trova nelle sue diverse opere – le tappe del «ritorno dello spirito in se stesso» ossia «i momenti di ricupero dell’essere dall’opposizione delle sue determinazioni apparenti».

Il volume stampato nel 1960 ebbe quattro edizioni. Una versione in lingua spagnola è uscita in Argentina col nome «La dialéctica de Hegel», traduzione a cura di Juan R. Courréges, Colección Nuevos Esquemas, Columba, Buenos Aires 1969. Noi pubblichiamo la quarta edizione italiana, che è l’ultima vista dall’Autore. Nella terza Fabro sostituì l’Introduzione delle precedenti edizioni – sotto richiesta di colleghi e amici – con un’altra sostanzialmente nuova, più espositiva e culturale. In appendice vi proponiamo anche l’Introduzione alla prima edizione, dall’aspetto un po’ più tecnico e formale.

I testi seguiti per la traduzione sono stati quelli delle edizioni più recenti di G. Lasson e Jo. Hoffmeister, tuttavia per elaborare le Introduzioni e per situare l’opera di Hegel nel suo contesto, Fabro utilizzò – secondo la sua consueta scrupolosità di storico – le più antiche edizioni di Hegel a disposizione. La consultazione di questi stessi testi e degli stessi volumi che maneggiava Fabro, forniti delle sue annotazioni e commenti manoscritti, ha reso più agevole e sicuro il lavoro del curatore.

P. Elvio Celestino Fontana, IVE
11 febbraio 2012

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