Nel mese di novembre, più precisamente l’11 novembre, si sono compiuti 150 anni dalla morte di Sören Kierkegaard. Uno degli uomini che ha maggiormente contribuito alla diffusione in Italia, ed anche all’estero, del realismo esistenziale cristiano del filosofo danese è stato Cornelio Fabro. Fu la sua un’esperienza esistenziale del tutto speciale che prende avvio nel periodo della seconda guerra mondiale, i cui enormi disagi riesce a sopportare grazie alla lettura di K., e continua per ben quarant’anni in un improbo lavoro come traduttore e interprete che consolida la fisionomia speculativa e profetica del Nostro. Queste linee non sono un’introduzione a Sören K. né al K. di Fabro; sono l’omaggio a due anime che tanto si assomigliano nell’impegno per la salvezza dell’uomo con le armi di cui la Provvidenza li aveva muniti.