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La svolta antropologica di Karl Rahner

Opere Complete, vol. 25

«I fenomeni culturali sembra che seguano un po’ il ritmo dei fenomeni naturali: ai periodi di sereno e di tranquillità succedono le perturbazioni, i temporali e gli uragani che danno l’impressione di annientare la natura intera trascinando nel loro passaggio la rovina delle cose e lo sbigottimento degli uomini che assistono quasi passivi e pressoché indifesi allo scatenarsi di quelle forze elementari. D’altra parte la vita dello spirito vive di questi conflitti che acuiscono almassimo la tensione interiore e impegnano all’estremo le estreme forze dello spirito: essi stimolano insieme nuove riflessioni, scuotono il torpore della tradizione, aiutano a chiarire zone lasciate finora nell’ombra e rinnovano la coscienza di riportarsi al fondamento».

Cornelio Fabro

Avvertenze riguardanti il volume

La storia della composizione della presente opera è raccontata esplicitamente dall’Autore.

Il punto iniziale va individuato nella comunicazione tenuta al VII Congresso tomistico del 1970, dal titolo «Antropologia esistenziale e metafisica tomistica». Oltre agli Atti, il testo appariva poi, accuratamente riveduto, in traduzione spagnola, e accompagnato da una breve presentazione stesa da Fabro ad occasionem. Vale la pena riprodurla, poiché valida anche per il nostro volume. Scriveva allora Fabro: «Questa comunicazione non costituisce né una presentazione del complesso pensiero di Rahner, prevalentemente teologico, né una ubicazione del medesimo all’interno delle scuole cattoliche e protestanti di teologia contemporanea. Si tratta semplicemente di segnalare gli equivoci del punto di partenza nell’ermeneutica tomista di Rahner, la deformazione dei contesti e dei medesimi testi tomistici, nonché la contaminazione immanentista di fondo del pensiero fatta da Rahner, dalla quale procedono sia la negazione della metafisica come conoscenza originaria fondamentale, sia della medesima teologia speculativa come applicazione della ragione al dato della rivelazione. Opporre questo a Rahner non è opera di pensiero conservatore, ma la più semplice esigenza dell’onestà del metodo scientifico: se si dovesse accettare lo storicismo eclettico, deformante e concordista radicale di Rahner, la storia stessa delle lotte della fede, delle persecuzioni e delle eresie, dall’epoca dei martiri fino al modernismo, non avrebbe senso»[1].

Il contenuto fondamentale della comunicazione fu approfondito e sviluppato in un lungo articolo apparso in due battute sulla «Divus Thomas»[2], che si riproducono, con diverse aggiunte, nella presente opera. Oltre a questi articoli, che furono anche pubblicati in un’edizione separata, è stata anche inclusa la recensione ad un volume di P. Eicher[3], dedicato allo studio della svolta antropologica di Rahner.

A questi elementi Fabro poi aggiunse un excursus di carattere tecnico-testuale, dando così forma definitiva al testo che abbiamo fra le mani. Esso ebbe due edizioni, a gennaio e marzo del ’74, che in realtà andrebbero dette «edizione» e «ristampa», rispettivamente.

Allo scopo di facilitare il lavoro dello studioso, la presente edizione è stata arricchita con l’indice dei nomi e con due serie di indici di testi, di san Tommaso e di Rahner. Per quanto riguarda i testi di san Tommaso, li abbiamo messi in ordine alfabetico, cercando di mantenere la maniera di citare di Fabro stesso all’interno della presente opera; per quanto riguarda i testi di Rahner, essi sono elencati secondo le due rispettive edizioni di «Geist in Welt» e «Hörer des Wortes».

Un’altra novità della presente edizione è stata l’aggiunta, dopo le note del curatore, di un’appendice che riproduce l’originale tedesco di quei testi di Rahner che Fabro cita con traduzione personale e che non erano stati riportati nella lingua originale all’interno del volume: ciò renderà più agevole il confronto e la verifica della correttezza e precisione delle traduzioni fabriane. Riguardo a quest’appendice di citazioni, il lettore troverà i corrispondenti riferimenti fra parentesi quadre nel corpo del volume, in margine al testo, da interpretarsi in maniera analoga ai riferimenti per le note. All’interno dei testi tedeschi ci siamo inoltre serviti del segno « // » per indicare l’inizio di un nuovo paragrafo, e delle stellette per introdurre le nostre osservazioni e chiarimenti.

Oltre al celebre volume L’avventura della teologia progressista (Rusconi, Milano 1974), un prolungamento della tematica, in sede teologica, della presente opera si può trovare nell’articolo: «La svolta antropologica in teologia», Miscellanea Francescana 74 (3-4/1974) 433-463; rist. in AAVV, Ermeneutica e teologia (I maestri di ieri e di oggi 4), Città di Vita, Firenze 1975, 131-161.

P. Christian Ferraro, IVE
31 maggio 2011

 

[1] C. Fabro, «Antropología existencial y metafísica tomista», Universitas 27 (1972) 9.

[2] C. Fabro, «Karl Rahner e l’ermeneutica tomista (La risoluzione-dissoluzione della metafisica nell’antropologia)», DTh (P) LXXIV (3/1971) 287-338; continuazione in (4/1971) 423-465.

[3] Cfr. DTh (P) LXXIV (3/1971) 379-384.