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Breve Introduzione al Tomismo

Opere Complete, vol. 16

Nelle brevi pagine di questo libro «si è cercato di tracciare un itinerario essenziale dell’Uomo e della sua Opera, come guida per i giovani che si apprestano a penetrare per proprio conto il significato e la struttura interiore della speculazione tomistica. Esse insistono sulla novità e radicalità del suo indirizzo, quale già apparve ai contemporanei, e diffidano perciò ogni metodo di facile concordismo preferendo il clima di contrasto e di battaglia che le dottrine tomistiche incontrarono al loro primo apparire. Di qui la cura che si è avuta nel mostrare, di volta in volta, le fonti e i problemi che hanno ispirato l’alta mente dell’Aquinate per operare quell’incontro di ragione e fede, di pensiero classico e verità cristiana, da cui la Chiesa ha attinto spesso le formule del proprio magistero di universale salvezza».

Cornelio Fabro

Avvertenze riguardanti il volume

Per ben tre volte C. Fabro tracciò un «itinerario essenziale» di San Tommaso e della sua opera, come «guida per i giovani» che si apprestavano a penetrare il pensiero tomistico.

Il primo lavoro apparve nell’Enciclopedia Cattolica (Sansoni, Firenze 1954), sotto le voci: «Tommaso d’Aquino, santo» (vol. XII, coll. 252-297) e «Scolastica» (vol. XI, coll.121-140, che corrisponde al cap. VII del presente volume). Altre voci, non meno importanti, sono state redatte dal Fabro per la stessa Enciclopedia, ad es. «anima» (vol. I, coll. 1290-1338); «ateismo» (vol. II, coll. 265-280); «causa» (vol. III, coll. 1183-1189); «esistenza» (vol. V, coll. 585-586); «Hegel» (vol. VI, 1385-1392); «immanenza» (vol. VI, 1673-1680); ecc.

Il secondo è il «volumetto»: Breve introduzione al tomismo (Desclée-Ed. Pontifici, Roma - Parigi - Tournai - New York 1960) che si presenta come il n. 16 delle Opere Complete di C. Fabro, e riproduce il lavoro precedente, «ampliato» nella problematica e «aggiornato» di nuovi riferimenti storico-critici. Ad es. il cap. VI, Tomismo e Magistero Ecclesiastico, che nell’EC occupa soltanto poche righe (coll. 288-289); pure l’appendice 1, con le 24 tesi tomistiche; in fine, il diverso modo di citare gli autori che evidenzia una bibliografia più arricchita (diversità che si rispetta nella presente edizione).

Il terzo lavoro è il libro: Introduzione a San Tommaso, il cui sottotitolo precisa l’intenzione dell’autore e il suo oggettivo: La metafisica tomista e il pensiero moderno. Finora ha conosciuto due edizioni, una in vita di C. Fabro (Edizioni Ares, Milano 1983), eppure una seconda, dopo la sua morte (Edizioni Ares, Milano 1997), la quale riproduce l’anteriore edizione, con le aggiunte di alcuni testi pubblicati dal Fabro altrove («S. Tommaso, maestro di libertà» pp. 289-305; «Metafisica e antropologia, l’ordine morale in 19 tesi», pp. 181-188; e «L’emergenza dell’atto nella riflessione speculativa», pp. 166-173).

C’è una recensione breve del nostro «volumetto» che apparve nel Bull. Thom. (XI, 1960-1962, p. 116), nella quale le critiche riguardano sopratutto il cap. II, sulle opere di S. Tommaso, dove il Fabro segue gli studi ormai classici sull’argomento. Manca però una valutazione dei capitoli più importanti ed originali del libro: III, IV, V, VII e VIII. Si potrebbe anche sottolineare che nello stesso cap. II c’è un piccolo ma prezioso accenno sull’importanza di «seguire, nello studio delle dottrine, l’ordine cronologico delle opere»: infatti è questo uno dei motivi che «ha impedito di afferrare e debitamente apprezzare lo sviluppo delle dottrine» (p. 8 della presente edizione).

Un’altra recensione scritta da C. Vansteenkiste (in Angelicum 40 [1963] 127), il quale considera la Breve introduzione al tomismo come una «introduzione originale e ottima»; indica anche come parte più importante e originale quella dottrinale, dove sono considerati: «il problema delle fonti»; i principi dottrinali (struttura del conoscere, dell’essere e il metodo teologico: ragione - fede), con «una profonda analisi»; dà quindi la sua valutazione finale: «Il libro sarà di grande utilità non solo per gli incipientes, ma anche (con le sue vedute profonde sulle dottrine fondamentali e con la sua informazione storica) per i provectiores».

P. Marcelo Lattanzio, IVE
11 ottobre 2006